I Tesori nascosti del Louvre
- Vagabondo a Parigi
- 31 mar 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Il Louvre è uno dei musei più grandi del mondo e, per distacco, il più visitato. Oltre 10 milioni di turisti affollano ogni anno le sale dell’antico palazzo dei re di Francia, per ammirarne i capolavori più celebri: dalla Venere di Milo alla Nike di Samotracia, dalla Gioconda all’Incoronazione di Napoleone, passando per le magnifiche statue di Michelangelo e Canova.
Se però avete già visto queste opere,o se preferite evitare la calca che normalmente si forma nelle sale in cui sono esposte, tra le oltre 35.000 opere presenti al Louvre è possibile scoprirne tanti altri tesori di assoluto valore storico e artistico. Tra questi, ho selezionato quelli che, quando ho avuto l’occasione di ammirarli per la prima volta, mi hanno lasciato a bocca aperta.
Inziamo dal secondo piano dell’ala Richelieu, una delle aree del Louvre meno affollate. Qui, in mezzo ai tanti capolavori dell’arte fiamminga, si trova il Ciclo di Maria de’ Medici. Si tratta di un’impressionante serie di 24 grandi tele realizzate da Pieter Paul Rubens per il Palais du Luxembourg, il fastoso palazzo costruito per la regina di origine toscana. Il sofisticato programma iconografico, affidato a uno dei pittori più celebri dell’epoca, serviva a esaltare la vita e le opere della discussa sovrana, e anche oggi non manca di impressionare.

Rimanendo nell’ambito di opere artistiche eseguite per la gloria di un monarca, scendendo al primo piano dell’ala Richelieu si possono ammirare gli appartamenti di Napoleone III, una testimonianza unica sulle arti decorative durante il Secondo Impero.

Spostandosi verso il piano terra dell’ala Sully, si trova la stupefacente ricostruzione di un altro palazzo reale, ma in questo caso ben più antico. La sala 308 del Louvre è infatti dedicata al palazzo di Susa del re persiano Dario, di cui espone i fregi policromi e un colossale capitello tauriforme. Nella stessa area del museo, non perdetevi la stele del Codice di Hammurabi, e la statua di Ain-Ghazzal, che con i suoi 9000 anni è l’opera più antica custodita al Louvre!

Lasciando l’area delle antichità orientali, possiamo attraversare la magnifica Cour Marly, in cui sono esposte, in una grande sala sovrastata da un soffitto di vetro, le statue che ornavano il giardino dell’omonimo palazzo, per arrivare fino all’area della scultura medievale francese. Qui potete ammirare l’impressionante realismo e il pathos del monumento funerario di Philippe Pot, risalente al XV secolo.

Ovviamente, questo non è che un assaggio dei capolavori meno noti che potete trovare al Louvre; per scoprirne altre, il mio consiglio è quello di non aver paura di “perdersi” tra i corridoi del museo, alla ricerca di altre opere d’arte che possano sorprendervi.
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